Scuola, nuovo vertice tra Governo e Regioni: i nodi da sciogliere
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Direttore: Alessandro Plateroti

Scuola, fumata nera al termine del nuovo confronto tra Regioni e Governo. Resta il nodo dei trasporti

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Nuovo vertice tra Regioni, Governo e Comitato Tecnico Scientifico in vista della ripresa della scuola.

Si è concluso con una fumata nera il nuovo confronto tra Regioni, Governo e Comitato Tecnico Scientifico in vista della delicatissima ripresa della scuola. L’obiettivo era quello di sciogliere gli ultimi nodi ed arrivare ad un accordo condiviso per evitare che le Regioni si muovano in ordine sparso.

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I nodi da sciogliere in vista della ripresa dell’attività didattica in frequenza

I nodi da sciogliere, a due settimane circa dalla ripresa delle lezioni (14 settembre) e a pochi giorni dalla riapertura dei cancelli per i recuperi delle materie (1 settembre) sono ancora tanti. Troppi secondo i presidi, i sindacati e le Opposizioni. Per questo motivo il governo vuole provare a mettere dei punti fermi intorno ai quali far girare tutta la macchina organizzativa.

Gli orari differenziati

Alla mattina del 26 agosto i genitori ancora non sanno a che ora devono portare a scuola i propri figli. E questo è uno di quei nodi che deve risolto in tempi brevi.

Il Comitato tecnico scientifico spinge per ingressi e uscite a orari differenziati per evitare assembramenti. Ma la questione non è così semplice. Bisogna spalmare gli ingressi in diverse fasce orarie ma senza mettere in difficoltà i genitori con i bambini piccoli – che quindi devono necessariamente accompagnare a scuola – che devono andare a lavoro.

Realisticamente non si può chiedere a un genitore di accompagnare un figlio a scuola alle 08.30 per essere in ufficio, magari dall’altra parte di una città come Roma, alle 9.00.

I mezzi di trasporto

Nella discussione sulla scuola ci finisce anche la questione legata ai limiti di capienza imposti ai mezzi pubblici. Da settembre torneranno a prendere autobus, treni e tram studenti e lavoratori (ma non solo). I rischi sono due. Se si rivedono i limiti si rischiano assembramenti sui mezzi, se non si rivedono i limiti salire sui mezzi pubblici rischia di diventare un’impresa.

Gli scuolabus

In vista del confronto, il Ministero dei Trasporti ha ritenuto di dover ribadire le regole per gli scuolabus. si deve rispettare la distanza di un metro, sarà obbligatorio indossare la mascherina durante il trasporto e sedere nei posti indicati. Resta da sciogliere il nodo della misurazione della febbre. Dove si misura? A casa o prima di salire sul bus? La certezza è che in caso di temperatura superiore ai 37 gradi e mezzo non sarà possibile salire sul mezzo.

Le mascherine

Uno dei grandi nodi da sciogliere è quello della mascherina in classe. Deve essere indossata o no? L’Italia degli esperti e delle istituzioni si divide in due. Da una parte si ritiene necessario indossare la mascherina, dall’altra è difficile credere che gli studenti, soprattutto quelli più piccoli, 7,8,9 o 10 anni ad esempio, possano tenere la mascherina per quattro, cinque o sei ore consecutive.

La misurazione della febbre

Altro grande nodo da sciogliere: chi misura la febbre? Genitori o personale scolastico? Anche qui ci sono due fronti contrapposti. Uno che vuole affidare la responsabilità ai genitori e uno che ritiene doveroso che siano le scuole a procedere con una misurazione per tutti. Stesso termometro, stessi parametri, stesse garanzie. Ma ovviamente per i dirigenti scolastici si tratta di una responsabilità non da poco.

Fumata nera al termine del vertice, resta il nodo dei trasporti

Il vertice si è concluso con una fumata nera o almeno grigia. Il nodo più difficile da sciogliere resta quello dei trasporti.

Il Cts aveva ribadito la necessità di mantenere un metro di distanza sui mezzi di trasporto, le Regioni chiedono di alzare l’asticella per evitare che gi alunni di fatto restino a piedi.

Nel governo la De Micheli sarebbe stata orientata a spalleggiare la richiesta delle Regioni, mentre il ministro della Salute Roberto Speranza difende le indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico.

Le Regioni si muovono ancora in ordine sparso anche per quanto riguarda la misurazione della temperatura a casa (molti la vorrebbero nelle scuole) e per quanto riguarda l’obbligo di indossare la mascherina in classe.

Scarica QUI il Decreto Agosto.

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ultimo aggiornamento: 19 Marzo 2021 15:19

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